Nicola

Nicola

 

In questo articolo affronteremo un tema importante ed urgente cercando di mantenerci nell’ottica di un’azienda che fa già o vuole fare Marketing rispettando la Normativa che a breve entrerà in vigore. Le informazioni contenute in questo e negli articoli a seguire non sono da intendersi equivalenti e valevoli quanto il consulto di un Legale o di un Consulente sulla Privacy, che vi invitiamo a contattare al più presto. Abbiamo raccolto tramite colleghi e consultazioni di esperti del settore le informazioni più attendibili sul tema.

Nell’articolo precedente abbiamo visto le basi del nuovo Regolamento sulla Protezione dei Dati Personali, più conosciuto come GDPR. Abbiamo introdotto la terminologia, i ruoli ma soprattutto cosa è considerato come Trattamento dei Dati Personali. Il 25 maggio è tra meno di 30 giorni, proseguiamo quindi a cercare di dare una risposta circa l’azione di adeguamento.

2. Valutazione d’Impatto sulla Protezione dei Dati

La Valutazione d’impatto sulla protezione dei dati è forse uno degli argomenti più complessi del nuovo GDPR, infatti non la si deve considerare un’operazione da completare alla svelta prima del prossimo 25 maggio, ma come un sistema e un percorso che deve diventare parte integrante dell’attività ordinaria.

 

In questo articolo affronteremo un tema importante ed urgente cercando di mantenerci nell’ottica di un’azienda che fa già o vuole fare Marketing rispettando la Normativa che a breve entrerà in vigore. Le informazioni contenute in questo e negli articoli a seguire non sono da intendersi equivalenti e valevoli quanto il consulto di un Legale o di un Consulente sulla Privacy, che vi invitiamo a contattare al più presto. Abbiamo raccolto tramite colleghi e consultazioni di esperti del settore le informazioni più attendibili sul tema.

Le basi del GDPR

Il Regolamento Generale dell’Unione Europea sulla Protezione dei Dati Personali Ue 2016/679 (General Data Protection Regulation, conosciuto appunto come GDPR) è un regolamento che è stato emesso il 27 aprile 2016 dal Parlamento europeo ed entrerà in vigore il 25 maggio 2018.

Relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento e alla libera circolazione dei dati personali, il GDPR nasce da precise esigenze, come indicato dalla stessa Commissione Ue, di certezza giuridica, armonizzazione e maggiore semplicità delle norme riguardanti il trasferimento di dati personali dall’Ue verso altre parti del mondo. Si tratta poi di una risposta, necessaria e urgente, alle sfide poste dagli sviluppi tecnologici e dai nuovi modelli di crescita economica, tenendo conto delle esigenze di tutela dei dati personali sempre più avvertite dai cittadini Ue. 

Ti sarà capitato mille volte: cerchi un prodotto su Amazon e poi questo stesso prodotto ti “perseguita” su altri siti, te lo ritrovi ad esempio su Facebook mentre scorri la Home oppure ti cade l’occhio sulla colonna di destra e in un piccolo riquadro lo trovi li ad attenderti.

Come è possibile? No, non si tratta di stalking, ma di una forma di pubblicità molto usata. Si chiama Remarketing, una forma di pubblicità online che si rivolge agli utenti in base alle loro precedenti azioni su Internet. 
Il Remarketing è un marketing comportamentale che ha lo scopo di intercettare i visitatori che sono interessati al brand (o al servizio), ma che ancora non hanno compiuto nessuna conversione e che, quindi, saranno più propensi a compierla.

La privacy e la riservatezza dei dati sono oggi argomenti di forte interesse ed attualità ma siamo realmente tutelati sulla rete?

Alla luce delle ultime notizie, soprattutto riguardo il presunto scandalo di Cambridge Analytica, società che sembra aver influenzato il voto negli USA grazie a 50 milioni di utenti i cui dati sono stati raccolti in maniera poco trasparente, potremmo dire c'è da ripensare all'uso che facciamo di determinate piattaforme.

Tra qualche paragrafo vedremo perché parlo di presunto scandalo, intanto facciamo una breve introduzione sull’argomento Privacy.

13 Marzo

I 10 Comandamenti del Marketing 3.0

Il marketing ha ormai superato le vecchie e tradizionali strategie, andando sempre più verso una nuova tipologia definita da Philip Kotler Marketing 3.0, in cui i consumatori – grazie alle moderne tecnologie e in particolare ai social media - sono individui più collaborativi e orientati verso un marketing culturale e spirituale.

Il Marketing in politica è stato sempre utilizzato ma solo negli ultimi 20 anni in Italia si è arrivati a livelli di approccio strategico in qualsiasi schieramento, idea, colore. C’è stato un passaggio “epocale” ma silenzioso, gli imperativi dettati dalla tv sono stati sostituiti progressivamente da quelli imposti dal marketing di ultima generazione.

In Italia è stato Silvio Berlusconi a imprimere la svolta, a interpretare in modo quasi impeccabile un universo senza più ideologie e con appartenenze deboli. Abile timoniere di una nave rappresentata dal primo vero mass media, la televisione, che ha dominato la scena per decenni, ma poi il web ha conquistato terreno, consentendo ai cittadini di avere rapporti diretti con aziende e organizzazioni.

Interprete del cambiamento è stato il movimento politico fondato da Gianroberto Casaleggio, uno che di Marketing se ne intendeva, e da un comico, Beppe Grillo, insieme hanno saputo declinare politicamente il marketing relazionale permettendo agli elettori di costruire legami, di discutere programmi e anche di entrare direttamente nelle istituzioni. Probabilmente la scelta di conformarsi ad un mondo trasformato dai social network ha influito abbondantemente sul successo di quella che sembrava un’idea futurista.

La politica è diventata un’esperienza emotiva e si rafforza nelle relazioni della comunità, ovviamente le altre forze politi non sono rimaste a guardare, l’ideatore di Forza Italia, Silvio Berlusconi, nonostante le difficoltà degli ultimi anni, è ancora un gigante della comunicazione politica e della propaganda. Il Cavaliere sa benissimo dove stiamo andando e sta sottoponendo il suo partito a una lenta, ma profonda, mutazione. L’attuale leader del Pd, Matteo Renzi, ha intuito la posta in gioco ma è chiuso in un recinto politico che sarà molto complicato trasformare sul modello dei Democratici di Bill Clinton, del New Labour di Tony Blair o di En Marche! di Emmanuel Macron.

Vendiamo quindi quali strategie e quali strumenti hanno caratterizzato le campagne e le elezioni all'estero.

 

Nell’articolo precedente, se te lo sei perso lo trovi qui, abbiamo visto in generale come lo Sconto sia una finta e, a lungo andare, dannosa soluzione per aumentare le vendite, passiamo nel dettaglio a capire perché si è portati a ragionare al ribasso per attirare nuovi clienti.

Partiamo dal pensiero comune, qual è la cosa più semplice ed efficace che puoi fare per aumentare le vendite? La risposta tipica sarebbe ovviamente abbassare i prezzi o fare degli sconti.

Viene facile pensare che una cosa fatta da tutti sia in un qualche modo giusta, ma sfugge di vista il punto che non è che tutti siano esperti di Marketing, infatti se analizzassimo a dovere questa strategia potremmo accorgerci che, sì, sarà pure semplice, gli sconti permettono di vendere più facilmente nell’immediato, ma efficace, no di sicuro.

Se hai mai venduto qualcosa probabilmente avrai già verificato che lanciare un’offerta a un prezzo ridotto per pochi giorni crea un picco di vendite, spesso è l’unico modo che si conosce per assicurarsi un profitto sufficiente.

Il problema nasce però dalla consuetudine, soprattutto negli ultimi anni, di avere un periodo di sconti perenne. Trascinati soprattutto da internet e dalle grandi catene, molte attività, in vari settori, passano praticamente quasi 20 giorni al mese con i prezzi ribassati.

Pochi però vanno poi a pensare a cosa succede con il protrarsi di questa scelta.

 

Sono passati solo pochi giorni dalla notizia dell’aggiornamento dell’algoritmo di Facebook. Un cambiamento immediatamente visibile agli utenti tant’è che subito si è sparsa la notizia(bufala) del testo da incollare in bacheca per tornare alla versione precedente. Ma perché tale allarmismo? Nell’articolo di oggi vedremo che si tratta di un cambiamento di rotta sostanziale che si riflette su tutta la piattaforma e se non si presta la dovuta attenzione, può essere un problema per chi usa il social network per il proprio business.

Mark Zuckerberg vuole rimediare ad alcuni errori del passato e riportare lo spirito del social alle origini, se nel 2004 il problema principale di Facebook era trovare contenuti, a 14 anni di distanza la nuova sfida è riuscire a gestire un’overdose di contenuti senza perdere risultare inusabile all’utente. La parola d’ordine per il nuovo anno è “Amicizia”, il che significa togliere spazio ad aziende e pagine fan. A meno che non si intenda pagare.

Se aspettavi già da tempo aspettavi l’occasione per ammodernare l’infrastruttura informatica della tua azienda o per investire su di essa, questo è il momento giusto. È appena partita la precompilazione per il contributo a fondo perduto del 50% sulle spese in innovazione digitale.

Il Ministro dello Sviluppo Economico e il Ministro dell’Economia e delle Finanze hanno firmato il Decreto attuativo per l’erogazione di Voucher del valore massimo di 10.000 € a favore della digitalizzazione delle PMI.

Pronto per la tua azienda un Voucher Digitalizzazione per interventi di ristrutturazione informatica, di digitalizzazione dei processi, di formazione qualificata in ambito ITC e di acquisto di hardware, software e servizi di connettività e banda larga, che va a coprire il 50% delle spese sostenute fino a un massino di 10.000€.

Per pianificare al meglio la strategia di web marketing per la tua attività nel 2018, scopri i trend spiegati in questa guida. Dagli elementi di personalizzazione alla gestione dei micro momenti, passando per l’importanza degli effetti visivi e l’analisi dei dati reali, passeremo in rassegna tutte le migliori strategie per acquisire lead, generare conversioni e guadagnare la fedeltà dei clienti. Ecco tutte principali novità nel settore del web marketing per il 2018.