Nicola

Nicola

Investire denaro nel web marketing per le PMI non solo è importante, ma è essenziale. E per citare Peter Druker, uno che nel dopo guerra ha aiutato imprese e nazioni a ripartire bene, “A parte pubblicità e innovazione, in un’azienda, tutto il resto è una spesa”.

Dati recenti infatti registrano che almeno l’83% delle decisioni d’acquisto di un consumatore partono direttamente dai motori di ricerca online. Nonostante questo, moltissime realtà professionali decidono di non investire nel web perché ritengono la realizzazione di un sito e le altre attività correlate troppo costose!

Il prossimo 24 novembre 2017 è il Black Friday, la giornata più attesa dagli appassionati di shopping durante la quale è possibile approfittare di sconti e offerte su prodotti di ogni tipo: dall’abbigliamento, all’hi-tech, ai voli aerei.

Ma cos’è e com’è nato il Black Friday?

Si tratta di un’usanza importata dagli Stati Uniti che si colloca tra il giorno del Ringraziamento e Natale. Ricorre ogni anno il venerdì successivo al giovedì durante il quale si celebra il “Thanksgiving Day” (il quarto giovedì di novembre) e sin dal 1932 apre ufficialmente la corsa ai regali natalizi. Il Black Friday non significa solo occasioni commerciali da non perdere ma anche interminabili code, in perfetto clima da corsa ai saldi. E se l’idea di passare ore in fila davanti ai negozi e alle casse o di dover contendere ad altri acquirenti quel prodotto che avete sognato per mesi e che finalmente ha un prezzo accessibile non vi entusiasma o addirittura vi spaventa, il Black Friday in Italia è dedicato soprattutto agli acquisti online: da Amazon a eBay, passando per Zalando.

Per gli amanti della tecnologia la giornata da tenere d’occhio è soprattutto quella di lunedì 27 novembre 2017, chiamato molto appropriatamente Cyber Monday.

Da tempo volevo fare alcune considerazioni sulle strategie di vendita che è possibile adottare nel marketing, e in modo più preciso su come decidere il prezzo di un prodotto/servizio.

In particolare, in questa prima parte dell’articolo, mi soffermerò sulla strada più facile nel decidere il prezzo di un prodotto servizio, quella che sembra anche geniale, ma che come vedremo può essere anche la più dannosa per il tuo business.

Il prezzo basso è una delle soluzioni più adottate per cercare di acquisire nuovi clienti, soprattutto in tempi difficili, di crisi, come sembrano essere quelli attuali.

Se visto in ottica di acquisire il cliente, farlo entrare in contatto con noi, e vendergli poi prodotti e servizi a costi più alti, allora utilizzare un prezzo basso è una scelta giusta, perché rendi facile il primo passo per il cliente verso di te.

Utilizzato in questo modo, il prezzo basso è uno “strumento di marketing” molto potente e deve essere utilizzato nell’ambito di una strategia di marketing e di una visione molto più ampia.

Il problema è che non viene utilizzato in quanto tale (cioè come semplice strumento da implementare insieme ad altre strategie di marketing) ma nella maggior parte dei casi come “la soluzione veloce” per cercare di migliorare la propria offerta, per cercare di essere più competitivi e per battere la concorrenza.

È la più veloce, certo ma è la migliore soluzione? O per essere più precisi, è una soluzione?

 

"Pensavo fosse Google invece era un calesse!" volendo parafrasare il titolo del film di Massimo Troisi del 1991.

Capita ormai sempre più spesso, da un paio d'anni in special modo, che qualcuno mi riferisca di chiamate da parte di Google in cui si illustra la possibilità di avere più visibilità tramite il pagamento di un canone mensile/annuale di qualche centinaio di euro. 

Ovviamente la preoccupazione nasce da un pensiero del tipo "ho a che fare con Google, se non pago questi sono grossi", per fortuna l'azienda di Mountain View è molto seria e protettiva nei confronti dei clienti e del proprio buon nome, ma sopratutto, no, non ha accumulato miliardi di dollari facendo telemarketing.

Ma allora cosa sono queste telefonate e sopratutto chi è che le fa?

Se hai un’azienda e ti sei rivolto, almeno una volta ad un grafico professionista, avrai avuto la richiesta, del tuo logo in formato vettoriale. In questo articolo ti spiego cosa si intende per grafica vettoriale, i suoi vantaggi e soprattutto a che cosa serve.

Innanzitutto, vettoriale può essere un’immagine in generale e non per forza un logo. Prima di spiegarti che cosa è il formato vettoriale devi sapere che esistono due tipologie di immagini digitali: Raster e Vettoriali.

L’impatto delle recensioni in siti come Tripadvisor, le schede locali di Google, ma anche Facebook o il tuo stesso sito, è tale che bastano poche recensioni negative per compromettere la tua immagine agli occhi di nuovi visitatori e scendere nelle rispettive classifiche.

In questo articolo ci concentreremo maggiormente da un punto di vista da ristoratore o albergatore, ma i concetti sono validi per tutte le piattaforme che consentono la ricezione di feedback da parte degli utenti o sul tuo sito web.

Se la tua struttura dovesse ricevere delle recensioni negative, le conseguenze possono essere catastrofiche!

Immaginati la reazione dei potenziali clienti che leggono che altri si sono trovati male, che sia perché hanno dormito male, perché la colazione era povera o perché lo staff non era cordiale. Leggendo commenti, racconti negativi, i clienti si scoraggiano, si interessano ad altre strutture e non prenotano da te.

Perdere punti nella classifica e quindi clienti significa anche perdere visibilità. Ogni recensione negativa ti fa perdere posti e scendere nella classifica: se il cliente non ti trova, come può prenotare nella tua struttura?

Probabilmente il termine funnel (imbuto in inglese) non ti dice granché, eppure è alla base di una delle regole più importanti nel mondo del marketing, quella per convertire un contatto in cliente.

Il funnel è l’imbuto che permette proprio questo straordinario processo, quindi potremmo in un certo qual modo definirlo come il segreto del successo nel mondo del web marketing anche se in realtà, segreto non è. Perché è un termine che si usa spesso nel mondo del marketing, ma in realtà la sua definizione estesa e completa è funnel di vendita o imbuto di vendita.

In effetti la forma di un imbuto è particolarmente efficace per mostrare gli step di questa potente (e importantissima) strategia di marketing che porta un contatto fino all’acquisto finale. Già, perché la strategia del funnel è finalizzata proprio a questo: vendere. O meglio, trasformare un possibile cliente in un cliente (soddisfatto).

Oggi, tutti o quasi, piccole e grandi aziende, imprenditori e liberi professionisti, hanno capito l’importanza di avere una presenza online. Una delle maggiori esigenze di un’azienda è quella di trovare nuovi clienti. Ormai è diventato sempre più difficile attirare l’attenzione di un utente che naviga tra le tante opportunità e informazioni che il web offre.

L’obiettivo principale di un’azienda è, quindi, quello di trasformare quell’utente in un contatto reale e convertirlo in un potenziale cliente.

La soluzione: Lead Generation

La Lead Generation è un insieme di azioni di marketing volte all’acquisizione e generazione di una lista di contatti clienti realmente interessati alle attività svolte da un’azienda.

Attraverso questo modello di business, sono gli stessi utenti che esprimono il proprio interesse per i prodotti e i servizi offerti e che cercano di mettersi in contatto con l’azienda, lasciando i propri dati per essere ricontattati o per ottenere in cambio benefici e comunicazioni specifiche.

Per generare nuovi contatti, possono essere utilizzate molteplici strategie di marketing, necessarie per attirare l’attenzione dell’utente e generare Lead, cioè la richiesta di contatto da parte dell’utente che compila un modulo online.

Fino a pochi anni fa, il contenuto testuale di alta qualità sul tuo blog era l'imperativo per il web marketing di successo. Ma adesso, il testo non è più sufficiente.

Le strategie per il successo di un’azienda online, oggi più che mai, passano attraverso la produzione di contenuti in tempo reale, di condivisioni immediate, foto, link e video da pubblicare sulle piattaforme social. 

Oggi parliamo del video marketing: una leva così potente e forse ancora sottovalutata, soprattutto in Italia, che ha rivoluzionato il modo di promuovere le aziende dal 2015. Grazie al video marketing moltissimi brand sono riusciti a presentarsi al mondo sotto altre vesti, conquistando l’attenzione del pubblico, trasformando il tutto in un vero fenomeno virale.

 

Nell’era dei mercati mondiali, la competizione economica non si svolge solo tra soggetti ma anche tra territori, il territorio diventa così un soggetto economico che opera in un ambiente altamente competitivo. I territori devono imparare a stare nel mercato globale, a utilizzare un linguaggio veloce e comunicativo: le ricchezze di un territorio, le sue vocazioni imprenditoriali, le opportunità del luogo, le possibilità di business sono strumenti che consentono di stimolare lo sviluppo economico sostenendo la nascita di imprese locali e attraendo i capitali esterni al territorio.

 

Una Strategia per costruire il Marketing Territoriale

Il territorio si riscopre sistema complesso, calato in una dimensione globale altamente competitiva: la necessità di competere con sistemi omogenei impone di adottare una strategia di marketing totale che sfrutti le opportunità di comunicazione offerte dalle nuove tecnologie ed estenda le opportunità di business. Una strategia è, così, necessaria in quanto il territorio è considerato come un prodotto e, in quanto tale, va opportunamente promosso e pubblicizzato, adeguando il linguaggio e gli strumenti a seconda del destinatario (target) che si intende raggiungere. Una buona strategia di marketing consente di valorizzare al massimo le caratteristiche socio-economico-ambientali di un territorio, stimolando e incentivando iniziative imprenditoriali e investimenti.