Ti sarà capitato mille volte: cerchi un prodotto su Amazon e poi questo stesso prodotto ti “perseguita” su altri siti, te lo ritrovi ad esempio su Facebook mentre scorri la Home oppure ti cade l’occhio sulla colonna di destra e in un piccolo riquadro lo trovi li ad attenderti.

Come è possibile? No, non si tratta di stalking, ma di una forma di pubblicità molto usata. Si chiama Remarketing, una forma di pubblicità online che si rivolge agli utenti in base alle loro precedenti azioni su Internet. 
Il Remarketing è un marketing comportamentale che ha lo scopo di intercettare i visitatori che sono interessati al brand (o al servizio), ma che ancora non hanno compiuto nessuna conversione e che, quindi, saranno più propensi a compierla.

La privacy e la riservatezza dei dati sono oggi argomenti di forte interesse ed attualità ma siamo realmente tutelati sulla rete?

Alla luce delle ultime notizie, soprattutto riguardo il presunto scandalo di Cambridge Analytica, società che sembra aver influenzato il voto negli USA grazie a 50 milioni di utenti i cui dati sono stati raccolti in maniera poco trasparente, potremmo dire c'è da ripensare all'uso che facciamo di determinate piattaforme.

Tra qualche paragrafo vedremo perché parlo di presunto scandalo, intanto facciamo una breve introduzione sull’argomento Privacy.

Il marketing ha ormai superato le vecchie e tradizionali strategie, andando sempre più verso una nuova tipologia definita da Philip Kotler Marketing 3.0, in cui i consumatori – grazie alle moderne tecnologie e in particolare ai social media - sono individui più collaborativi e orientati verso un marketing culturale e spirituale.