“No ti prego!!!! Scusa!!! Posa quell’ascia!”. Succede. Quando mi si chiede la musica di sottofondo in un sito internet.

Qualche minuto prima: “Ma la musica è d’effetto, guarda quell’azienda là, hanno la musica nel sito(creato nel ’98, ndr)!” o “Il sito è quello di una discoteca, se non metti la musica a che serve?!?” o ancora “Il mio sito è di un centro yoga ha bisogno della giusta atmosfera!“.

Lasciamo l’ronia da parte, in realtà è quello che succede nella mia testa. La risposta sarà sempre NO.

È vero che il mondo del web non è pienamente regolamentato, ma non è nemmeno una giungla. Nel corso degli anni qualche piccolo adempimento è stato previsto, spesso mi capita però che i clienti siano restii a fornire alcune informazioni, che considerano private ma che private non sono.

Vediamo cosa si deve indicare in un sito internet in base alla forma giuridica.

Il  2016 che sta per volgere al termine ha, senza dubbio, portato all’affermazione del mobile, da considerare non più il futuro, bensì il presente.

L’attenzione verso il singolo utente figura sempre come lo scopo principale ed i big data agevolano molto il processo di targetizzazione, anche se spesso risulta complicato capire quali siano effettivamente le informazioni preziose per il raggiungimento dell’obiettivo finale. Cosa riserverà il 2017? Forbes, nella sua top 10, ha provato a prevedere i prossimi trend in materia di marketing.