Il web è davvero un mare sconfinato e forse è proprio per questo che lo si naviga. Perseguendo la metafora marina potremmo considerare i vari device (computer, tablet e smartphone) come i mezzi di locomozione, le barche; mentre i siti web sono i porti, le isole.

 

Per comprendere se un’isola sia bella o meno ci vuole poco, basta osservarla con i nostri occhi e se ne rimarremo colpiti dalla vegetazione, dalle spiagge e dall’esplosione di colori tipiche di un paradiso terrestre, sapremo con certezza di essere in uno splendido luogo. La questione invece tende a complicarsi un po’ se a prima vista dovessimo giudicare la fertilità dei terreni, la tenuta dei versanti montuosi per la costruzione di strade, la solidità del suolo per l’edificazione di strutture turistiche e la purezza dell’acqua per la creazione di una rete idrica potabile.

Il presente articolo non intende minimamente ledere il prestigio delle multinazionali prese in esame, ma semplicemente esamina i servizi offerti da un punto di vista interno al mercato.

 

Brutti, tutti uguali e costosi. Basterebbero queste poche parole per spiegare il mio personalissimo punto di vista e se valga la pena o meno affidarsi a Pagine Gialle per realizzare il proprio sito web.

Ovviamente, l’argomento è delicato e merita un approfondimento degno del soggetto chiamato in causa; approfondimento che articolerò, per comodità, in tre punti principali:

 

  1. Estetica & Identity
  2. SEO & Codice
  3. Costi