Il prossimo 24 novembre 2017 è il Black Friday, la giornata più attesa dagli appassionati di shopping durante la quale è possibile approfittare di sconti e offerte su prodotti di ogni tipo: dall’abbigliamento, all’hi-tech, ai voli aerei.

Ma cos’è e com’è nato il Black Friday?

Si tratta di un’usanza importata dagli Stati Uniti che si colloca tra il giorno del Ringraziamento e Natale. Ricorre ogni anno il venerdì successivo al giovedì durante il quale si celebra il “Thanksgiving Day” (il quarto giovedì di novembre) e sin dal 1932 apre ufficialmente la corsa ai regali natalizi. Il Black Friday non significa solo occasioni commerciali da non perdere ma anche interminabili code, in perfetto clima da corsa ai saldi. E se l’idea di passare ore in fila davanti ai negozi e alle casse o di dover contendere ad altri acquirenti quel prodotto che avete sognato per mesi e che finalmente ha un prezzo accessibile non vi entusiasma o addirittura vi spaventa, il Black Friday in Italia è dedicato soprattutto agli acquisti online: da Amazon a eBay, passando per Zalando.

Per gli amanti della tecnologia la giornata da tenere d’occhio è soprattutto quella di lunedì 27 novembre 2017, chiamato molto appropriatamente Cyber Monday.

Da tempo volevo fare alcune considerazioni sulle strategie di vendita che è possibile adottare nel marketing, e in modo più preciso su come decidere il prezzo di un prodotto/servizio.

In particolare, in questa prima parte dell’articolo, mi soffermerò sulla strada più facile nel decidere il prezzo di un prodotto servizio, quella che sembra anche geniale, ma che come vedremo può essere anche la più dannosa per il tuo business.

Il prezzo basso è una delle soluzioni più adottate per cercare di acquisire nuovi clienti, soprattutto in tempi difficili, di crisi, come sembrano essere quelli attuali.

Se visto in ottica di acquisire il cliente, farlo entrare in contatto con noi, e vendergli poi prodotti e servizi a costi più alti, allora utilizzare un prezzo basso è una scelta giusta, perché rendi facile il primo passo per il cliente verso di te.

Utilizzato in questo modo, il prezzo basso è uno “strumento di marketing” molto potente e deve essere utilizzato nell’ambito di una strategia di marketing e di una visione molto più ampia.

Il problema è che non viene utilizzato in quanto tale (cioè come semplice strumento da implementare insieme ad altre strategie di marketing) ma nella maggior parte dei casi come “la soluzione veloce” per cercare di migliorare la propria offerta, per cercare di essere più competitivi e per battere la concorrenza.

È la più veloce, certo ma è la migliore soluzione? O per essere più precisi, è una soluzione?

 

"Pensavo fosse Google invece era un calesse!" volendo parafrasare il titolo del film di Massimo Troisi del 1991.

Capita ormai sempre più spesso, da un paio d'anni in special modo, che qualcuno mi riferisca di chiamate da parte di Google in cui si illustra la possibilità di avere più visibilità tramite il pagamento di un canone mensile/annuale di qualche centinaio di euro. 

Ovviamente la preoccupazione nasce da un pensiero del tipo "ho a che fare con Google, se non pago questi sono grossi", per fortuna l'azienda di Mountain View è molto seria e protettiva nei confronti dei clienti e del proprio buon nome, ma sopratutto, no, non ha accumulato miliardi di dollari facendo telemarketing.

Ma allora cosa sono queste telefonate e sopratutto chi è che le fa?